Laurea breve in grafica: sbocchi lavorativi

Parliamo di Laurea breve in grafica e quali sbocchi lavorativi possono esserci, questione che desta sempre vivo interesse in tutti coloro che stanno ancora decidendo quale sia la formazione migliore per loro. Anche tu sei tra questi? Si tratta di un momento emozionante e di valutazioni importanti. Probabilmente, amici docenti e familiari ti hanno già detto quella che è la loro opinione in merito ma la scelta della tua professione e del percorso per arrivare a svolgerla devono essere valutate con profonda attenzione.

Se hai cercato su Google cosa fare dopo la triennale in Design, probabilmente i settori Grafica e Comunicazione ti appassionano. Ora vogliamo spiegarti approfonditamente quali sono gli sbocchi professionali laddove scegliessi di ottenere una Laurea breve in grafica, quali sono i guadagni medi e, soprattutto, se si trova lavoro come grafico, dato che un numero crescente di giovani sta scegliendo questa formazione. Ti illustreremo anche quali sono altri percorsi formativi oltre a quelli universitari.

Cosa fa un grafico?

Prima di parlare di Laurea breve in grafica e sbocchi lavorativi, ecco cosa fa esattamente un grafico: è un professionista che si occupa della realizzazione di produzioni multimediali, disegni e animazioni che poi vengono usate nel settore pubblicitario, della comunicazione o dell’arte.

Solitamente elabora un concetto o un’idea e lo trasforma in immagine. Guardando il risultato finale che si ottiene si è in grado di comunicare quell’idea precisa e di attirare l’attenzione, convincere, stupire.

Quali sono gli sbocchi lavorativi dopo una laurea breve in grafica?

Una volta ottenuta la Laurea breve in grafica, gli sbocchi lavorativi sono davvero molti! Le competenze che potrai acquisire ti permetteranno di collaborare, sia come libero professionista che come dipendente, con:

  • Agenzie Pubblicitarie;
  • Studi Grafici;
  • Web Agency;
  • Case Editrici;
  • Studi di Produzione e Televisivi;
  • Aziende Multinazionali.

Diventare grafico significa poter occuparsi di branding, identità di un’azienda e layout editoriali. Il tutto si traduce nello studio di loghi, biglietti da visita, buste, impaginazione di riviste, cataloghi, poster pubblicitari, newsletter oltre a menu di ristoranti e bar e molto altro ancora. Il ruolo principale del grafico è quello di occuparsi della progettazione e creazione di layout sulla base delle esigenze stesse del cliente e del suo pubblico.

Che lavori si possono fare con grafica e comunicazione?

Se hai ottenuto il Diploma di perito in Grafica e Comunicazione, anche in questo caso dovresti avere una formazione adatta per lavorare in questi campi:

  • settore grafico: ci riferiamo sia a case editrici che a studi grafici;
  • settore Pubblicitario;
  • Web Design;
  • produzione fotografica;
  • produzione audiovisiva;
  • settore cartario;
  • collaborazione con aziende che realizzano software di comunicazione.

Si trova lavoro come grafico?

Assolutamente sì, il lavoro del grafico viene costantemente ricercato ma non è più sufficiente avere una conoscenza basica dei principali programmi come Photoshop, In Design e altri. Dato che la tecnologia cambia rapidamente e vengono studiati sempre nuovi software da utilizzare nel settore, devi accertarti di intraprendere un percorso formativo che ti permetta di avere:

    • Capacità di comunicazione (sia persuasive che di public speaking) eccellenti;
    • Conoscenza dei linguaggi di programmazione (HTML e CSS);
    • Capacità del lavoro in gruppo;
    • Conoscenza dei principali software di gestione contenuti;
    • Buona gestione dello stress.

Quanto si guadagna facendo il grafico?

Ora che ti è più chiaro cosa fare dopo la laurea in graphic design, probabilmente vuoi sapere quanto si guadagna facendo il grafico. Devi sapere che in Italia un grafico guadagna mediamente circa 1.500 euro al mese (parliamo di cifra netta), ossia più di 27.000 euro all’anno. Lo stipendio massimo raggiunge circa i 2.700 euro al mese, quello minimo è di poco inferiore ai 900 euro, sempre al netto delle tasse e dei contributi.

Università da prendere dopo grafica e comunicazione

Dovrei scegliere l’Università dopo grafica e comunicazione? Be’, che non ci si possa improvvisare un graphic designer probabilmente ti è chiaro. Se opti per una formazione universitaria dopo la scuola di grafico pubblicitario, potresti scegliere un indirizzo informatico, marketing e comunicazione e poi continuare con la specializzazione o un master in graphic design.

Tutto dipende dalla tipologia di lavoro che vorresti svolgere una volta terminati gli studi. Alcuni Atenei che offrono corsi triennali di design sono lo IED di Milano e di Roma (Istituto Europeo di Design), la DAMS (Disciplina Arti, Musica e Spettacolo), l’Accademia di Belle Arti di Roma e la Rome University of Fine Arts. Puoi anche valutare il Bachelor Degree Triennale rilasciato dal Corso di Grafica triennale di DAM Communication di REA Academy.

ITS grafica e comunicazione, poi?

Ad ogni modo, se ti chiedi “cosa posso fare dopo l’istituto tecnico grafica e comunicazione” sappi che un corso universitario non per forza è la scelta più idonea per te o comunque l’unica alternativa.

Se sei perito di un istituto tecnico, oltre a optare per l’inserimento nel mondo del lavoro o in quello universitario, puoi iscriverti a un corso biennale e triennale presso un’Accademia di Graphic Design. Questo ti permetterà di ottenere competenze tecniche superiori grazie a Docenti di esperienza e a molte ore di pratica.

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