Perché avere una buona educazione finanziaria è importante per tutti?

Vi è un crescente consenso sulla necessità di migliorare l’alfabetizzazione finanziaria dei consumatori, delle persone in generale, da qualunque parte provengano e qualunque sia il loro background. Tale cultura finanziaria è necessaria per poter portare avanti il ​​nostro progetto di vita in modo ragionevole, con consapevolezza delle nostre finanze personali e sapendo gestire le risorse a nostra disposizione.

Oggi ci viene richiesto di partecipare ai mercati finanziari e di avere i mezzi per pagare, risparmiare, investire, assicurarci e così via. È quindi necessario che tutti i cittadini possiedano le competenze necessarie per migliorare il rapporto con le proprie finanze personali e con gli intermediari finanziari.

È qui che entra in gioco l’educazione finanziaria. Ma cosa comporta? La Commissione nazionale spagnola per i valori mobiliari e le borse (CNMV) la definisce come segue: “L’educazione finanziaria consente alle persone di migliorare la loro comprensione di concetti e prodotti finanziari, prevenire le frodi, prendere decisioni appropriate alle loro circostanze e esigenze ed evitare situazioni indesiderabili derivanti da un indebitamento eccessivo o da posizioni di rischio inadeguate”.

Il ruolo dell’educazione finanziaria in tempi di pandemia

Gli ultimi anni sono stati segnati dagli eventi derivati ​​dalla pandemia di COVID-19. Tali eventi hanno plasmato una realtà più complessa e instabile. Questo nuovo scenario si traduce in una maggiore incertezza nel contesto economico, nei mercati finanziari e, ovviamente, nelle nostre stesse vite.

Non dobbiamo dimenticare che la crisi conseguente alla pandemia ha messo alla prova la resilienza di agenti e famiglie di fronte alle avversità. L’adattamento a questo nuovo contesto richiederà in larga misura il consolidamento delle competenze per poter prendere decisioni e gestire le nostre finanze personali a lungo termine.

A causa della crisi del coronavirus, l’uso dei canali digitali è notevolmente aumentato, cosa che avevamo già visto qualche anno fa con l’accelerazione della digitalizzazione nel settore finanziario. Tuttavia, insieme al distanziamento sociale e al blocco, ha segnato una svolta che ha accelerato ulteriormente questa trasformazione digitale.

Questa trasformazione sta dando vita a nuovi modelli di business innovativi. Sebbene questa varietà di servizi offra benessere al consumatore adattandosi alle nuove esigenze, i rischi non possono essere ignorati. Come accennato in precedenza, la pandemia ha anche aumentato l’uso dei canali digitali da parte dei cittadini che non hanno sempre avuto poteri digitali e finanziari. Inoltre, ci sono anche segmenti della popolazione che hanno meno familiarità con i progressi tecnologici e sono quindi a rischio di esclusione finanziaria.

A questo problema si aggiunge, sulla scia della pandemia, anche la riduzione delle filiali fisiche, soprattutto nelle zone rurali.

Per mitigare questi rischi, dobbiamo fornire alla popolazione le conoscenze necessarie per interagire adeguatamente con i nuovi ambienti digitali e consentire loro di comprendere i prodotti finanziari offerti loro e quindi essere in grado di gestire correttamente le proprie finanze personali.

Transizione verso economie sostenibili

Negli ultimi anni è diventata evidente la necessità di accelerare la transizione verso un’economia circolare a basse emissioni di carbonio. Qui, il settore finanziario svolgerà un ruolo chiave nella promozione della finanza sostenibile. Stanno emergendo nuovi concetti come i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) o gli investimenti socialmente responsabili (SRI). Saranno i protagonisti di questa nuova era e saranno il focus principale per la maggior parte delle aziende.

In questo contesto, le iniziative di educazione finanziaria dovrebbero includere anche strumenti per consentire ai cittadini di comprendere questi nuovi concetti e prendere decisioni finanziarie. Pertanto, di fronte a queste sfide presenti e future, l’educazione finanziaria è diventata una competenza chiave come elemento fondamentale dello sviluppo. È anche uno strumento di tutela del consumatore per lo stretto rapporto che ha con la nostra salute finanziaria, che, in fin dei conti, ha un impatto sul nostro benessere personale.

La formazione nell’Agenda 2030 infine, va notato che l’educazione finanziaria è anche un elemento chiave per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) inclusi nell’Agenda 2030, promuovendo un processo decisionale finanziario informato e influenzando l’acquisizione di buone abitudini di risparmio e di spesa e un consumo responsabile, e, di conseguenza, consentire ai cittadini di gestire bene le proprie finanze personali.

Il quarto obiettivo nell’elenco degli SDG è “garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti”. Questo obiettivo si basa sulla premessa che un’istruzione di qualità è fondamentale per prevenire la povertà, ridurre le disuguaglianze sociali e fornire alle persone migliori opportunità. In questo scenario e con questa prospettiva è necessario scegliere il miglior percorso per avere una corretta educazione finanziaria. E tu hai già scelto con chi studiare?

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